Don Winslow: Città di sogni

📌 Lecce, 9 agosto 2023

Città di sogni. Danny Ryan, vol. 2

di: Don Winslow


Titolo originale: City of Dreams

Formato: Kindle (3496 KB

Pagine: 348

Editore: HarperCollins Italia (18 aprile 2023)

ASIN: B0BXVRXGQF


Data di acquisto: 25 luglio 2023

Letto dal 4 al 9 agosto 2023


Dopo Città in fiamme, arriva finalmente il secondo capitolo dell'epica trilogia firmata dal maestro del crimine.

"Winslow ha scritto una saga crime intima e allo stesso tempo epica. A metà strada tra Mystic River e Il padrino". Sydney Morning Herald

"Superbo. Questa è narrativa con mordente". Stephen King

Hollywood. La città dove nascono i sogni.

Dopo essere scampato alla sanguinosa guerra che ha devastato il New England, Danny Ryan è in fuga. I mafiosi, i poliziotti e anche l'FBI lo vogliono morto o in prigione. È partito insieme al figlio, all'anziano padre e ai pochi fedeli rimasti della sua banda ed è arrivato fino in California.

Qui vorrebbe solo una vita pacifica, ma i federali lo beccano e lo costringono a far loro un favore che potrebbe renderlo ricco. Oppure ucciderlo.

Intanto a Hollywood stanno girando un film ispirato alla faida che ha rovinato la sua vita e Danny decide di rientrare in affari, costruendo un nuovo impero criminale. Quello che non ha previsto è l'incontro con un attrice bellissima, ma con un passato oscuro. Una donna di cui si innamora perdutamente.

E mentre i loro mondi collidono in un'esplosione che potrebbe annientare entrambi, Danny Ryan combatte per la vita nella città dove di solito nascono i sogni.

Ma dove i sogni possono anche morire.

Dalle spiagge del Rhode Island fino ai deserti californiani dove i cadaveri spariscono facilmente, dai corridoi del potere di Washington in cui prosperano i veri criminali fino ai mitici studios di Hollywood dove circolano i soldi veri, Città di sogni è una saga indimenticabile che parla di amore, famiglia, vendetta, sopravvivenza e di feroce realtà.


L'alba.

Danny avrebbe dovuto ucciderli tutti.

Ora lo sa.

E avrebbe dovuto saperlo anche allora. Se fai una rapina a mano armata da quaranta milioni di dollari, non devi lasciare che i proprietari possano inseguirti.

Devi prendergli i soldi e la vita.

Ma Danny Ryan non è fatto così.

È sempre stato il suo problema. Crede ancora in Dio, nel paradiso e nell'inferno e in tutte quelle stronzate. Ha fatto fuori delle persone, ma sempre in situazioni dove si trattava di lui o loro.

La rapina non era stata così. Li avevano ammanettati con fascette di plastica e stesi a terra, e i suoi ragazzi volevano piantargli dei proiettili nella nuca.

Un'esecuzione in piena regola.

«Loro lo farebbero con noi» aveva detto Kevin Coombs.

Sì, è vero, aveva pensato Danny.

Popeye Abbarca era noto per uccidere non solo chi tentava di fregarlo, ma anche le loro famiglie. Il suo caposquadra l'aveva anche detto a Danny. Aveva alzato gli occhi dal pavimento, con un sorriso, dicendo: «Voi e tutti i vostri familiari. Muerte. E non una morte rapida».

Ma noi siamo venuti per i soldi, aveva pensato Danny. Non per fare un massacro. Decine di milioni di dollari per farsi una nuova vita, non per rivivere la vecchia.

Bisognava smettere di uccidere.

Così aveva preso i loro soldi e gli aveva lasciato la vita.

Ora sa di aver commesso un errore.


"Nulla è più persistente, più paziente, del passato. Dopotutto, il passato ha tutto il tempo che vuole".

Città di sogni comincia nel punto esatto in cui finisce il precedente Città in fiamme: perciò, ritroviamo Danny Ryan in fuga dai federali  e dal clan rivale, dopo che la sua "famiglia" ha perduto la guerra di mafia nel Rhode Island.

Bel romanzo ma, forse perché è il libro "di mezzo", non come il primo. La trama è troppo frettolosa (non so come altro definirla) e, per giunta, per essere una "crime fiction" assistiamo a pochissime scene in cui si spara e si ammazza qualcuno. Inoltre, tranne Danny e Cybil (che da soli reggono tutta l'impalcatura del romanzo), tutti gli altri appaiono e scompaiono (e alcuni neanche li rivediamo più) senza alcun motivo apparente.

Danny Ryan è un bel personaggio… ma Art Keller è di un altro pianeta!