Umberto Eco: Il cimitero di Praga

📌 Lecce, 7 ottobre 2013

Il cimitero di Praga

di: Umberto Eco


Formato: Kindle (4013 KB)

Pagine: 520

Editore: Bompiani (29 giugno 2011)

ASIN: B00671AC4U


Acquistato il: 13 maggio 2012

Letto dal - al 7 ottobre 2013


Simone Simonini è un falsario. Si sposta nell'Europa ottocentesca offrendo i propri servigi a governanti, poliziotti e servizi segreti. Messe nere e attentati dinamitardi, gesuiti, massoni, camicie rosse e carbonari, il suo genio bilioso plasma in silenzio la storia, seminando dietro di sé una scia di rovine e dolore. Dal naufragio in cui muore Ippolito Nievo, all'affaire Dreyfus, alla spettacolare invenzione dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion.


Il passante che in quella grigia mattina del marzo 1897 avesse attraversato a proprio rischio e pericolo place Maubert, o la Maub, come la chiamavano i malviventi (già centro di vita universitaria nel Medioevo, quando accoglieva la folla degli studenti che frequentavano la Facoltà delle Arti nel Vicus Stramineus o rue du Fouarre, e più tardi luogo dell’esecuzione capitale di apostoli del libero pensiero come Étienne Dolet), si sarebbe trovato in uno dei pochi luoghi di Parigi risparmiato dagli sventramenti del barone Haussmann, tra un groviglio di vicoli maleodoranti, tagliati in due settori dal corso della Bièvre, che laggiù ancora fuoriusciva da quelle viscere della metropoli dove da tempo era stata confinata, per gettarsi febbricitante, rantolante e verminosa nella vicinissima Senna. Da place Maubert, ormai sfregiata dal boulevard Saint-Germain, si dipartiva ancora una ragnatela di straducole come rue Maître-Albert, rue Saint-Séverin, rue Galande, rue de la Bûcherie, rue Saint-Julien-le-Pauvre, sino a rue de la Huchette, disseminate di sordidi hotel tenuti in genere da alvergnati, albergatori dalla leggendaria cupidigia, che domandavano un franco per la prima notte e quaranta centesimi per le seguenti (più venti soldi se si voleva anche un lenzuolo).


Come per tutti i suoi scritti, trovo davvero divino il modo di scrivere di Eco ma, per quanto riguarda questo libro, onestamente, ho trovato troppe rivoluzioni e congiure sintetizzate in troppo poco spazio… anche perché la prima parte è abbastanza lentina con le vicende del protagonista (che io non vorrei per amico) narrate prevalentemente nella seconda. Comunque, io ve lo consiglio. Buona lettura.