Recensione della stilografica Twsbi Diamond Mini

📌 Lecce, 2 ottobre 2022

Brevissima recensione della Diamond Mini, la stilografica (quasi) tascabile della Twsbi.

Twsbi Diamond Mini ha un sistema di riempimento a pistone che garantisce un'ottima capacità di inchiostro (circa 1,3 ml)… niente male per una stilografica compatta. È realizzata quasi tutta in policarbonato, le uniche eccezioni sono il pennino, alcuni dettagli cromati e la clip.

Il corpo della penna è tutto sfaccettato (sembra realizzato mettendo insieme tanti piccoli diamanti), in contrasto con il cappuccio completamente liscio. Il pennino è in acciaio inossidabile ed ha inciso una greca, il logo ed il nome dell'azienda di Taiwan e la misura. Viene fornito in varie misure (le classiche e le calligrafiche); io, avendo una scrittura minuscola, ho scelto il pennino EF. Devo riconoscere che per essere un Extra-Fine è una misura davvero "generosa" nel tratto di inchiostro che lascia sul foglio. E, francamente, non mi dispiace: sulla carta scorre che è una meraviglia!

Come per le sue sorelle maggiori, la Diamond 540 e 580, anche questa può essere completamente smontata per eseguire il lavaggio e la pulizia (soprattutto per eliminare le tracce degli inchiostri più "ostici" o catramosi). Nella confezione di vendita troviamo, infatti, una sorta di chiave inglese per svitare il pistone ed una minuscola boccettina di grasso siliconico per ungerlo (prima di rimetterlo al suo posto) in modo che possa scorrere senza resistenza. Non manca, infine, un piccolo fogliettino con le istruzioni fotografiche per effettuare le operazioni appena descritte.

Le dimensioni della Twsbi Diamond Mini sono: 11,70 cm da chiusa; 10,8 senza il cappuccio e 14,30 con il cappuccio calzato (ed avvitato) nella parte posteriore. Il peso, senza inchiostro è di appena 18 grammi. Perciò, come potete benissimo intuire da questi numeri, non è una penna dalle grandi dimensioni ma, allo stesso tempo e in modo quasi paradossale, è di grandi dimensioni per essere una penna tascabile vera e propria.

La penna che ho acquistato io, al costo di 60 euro, è la versione "classic": quindi, è tutta trasparente con solamente il cappuccio, il fondello e l'impugnatura di color nero. Sono presenti un paio di guarnizioni o-ring sia prima dell'impugnatura che prima dell'avvitatura del fondello: sono belli esteticamente e, soprattutto, garantiscono la "tenuta stagna": ossia, evitano che l'inchiostro fuoriesca dal corpo della penna.

La particolarità di questo modello di stilografica è data, come ho detto prima, dalle sue dimensioni ridotte (è la classica penna da mettere in tasca); per cui, nelle lunghe sessioni di scrittura sarà necessario che il cappuccio sia posto nella parte posteriore della penna, in modo da farle raggiungere dimensioni più accettabili. Ebbene, la parte posteriore della Twsbi Diamond Mini non solo "accoglie" il cappuccio ma, addirittura, per evitare che si sfili o cada ne permette anche l'avvitatura! L'unico neo a livello estetico (anche l'occhio vuole la sua parte!), che comunque non pregiudica il tutto, è che clip e pennino, una volta che si è avvitato il cappuccio nella parte posteriore, non sono mai allineati. Peccato!

Sul cappuccio, a vite, è presente il solito logo "Twsbi". La clip è dura al punto giusto.

Il pistone, per riempire la penna con l'inchiostro preferito, funziona benissimo e, da quando sto usando questa penna (parliamo di quasi un anno), non ho mai avuto problemi di alcun genere.

Per quanto mi riguarda, questo è tutto quello che ho da dire sulla Twsbi Diamond Mini (e non penso di aver dimenticato niente) quindi, vi lascio alla mia prova "su strada": su carta Rhodia puntinata, ed usando l'inchiostro Lamy Black (uno dei miei neri preferiti), ho fatto un po' di schizzi, ghirigori vari e scritto l'incipit di Angeli e Demoni di Dan Brown.

Twsbi Diamond Mini promossa a pieni voti!